L'interno colpisce per l'altezza dell'unica navata a volta e per la sobrietà dell'ornamentazione barocca.
L'imponente «retablo» dell'altare maggiore avvia il suo slancio da quattro candidi plinti marmorei dai quali balzano quattro alte colonne abbinate corinzie, in rosso veronese, che sostengono elementi di trabeazione spezzata e, mentre terminano lo spazio inferiore, costruiscono il basamento per le due statue simboliche della Fede e della Carità, sostenendo pure il frontone ornato di putti, al quale aderisce il cartiglio dedicatorio.
Il tabernacolo e il paliotto della mensa sono di marmi policromi. Le pareti a destra e a sinistra del presbiterio sono ornate da due grandi tavole lignee con gli Evangelisti Matteo e Marco, attribuite - e forse non a torto – alla scuola di Giulio Romano. Con un doveroso restauro leggeremmo più chiaramente le non comuni qualità. Nei due altari laterali, ornati di stemmi gentilizi, ammiriamo l'accurata esecuzione degli intarsi marmorei di elegante disegno arabescato.
(clicca per la vista dall'altare)
EVANGELISTA MARCO (ALLA SINISTRA DELL'ALTARE)
EVANGELISTA MATTEO (ALLA DESTRA DELL'ALTARE)
LA LAPIDE DELLA FONDAZIONE IN ITALIANO (lato destro del portale).