Le notizie storiche su S. Sebastiano sono davvero poche, ma la diffusione del suo culto ha resistito ai millenni, ed è tuttora molto vivo: ben tre Comuni in Italia portano il suo nome: San Sebastiano al Vesuvio (NA), San Sebastiano da Po (TO), San Sebastiano al Curone (AL) e tanti altri lo venerano come santo patrono. Si ricorda inoltre il grande porto spagnolo di San Sebastián, l’isola di Sao Sebastiao in Brasile, di fronte a San Paolo. Le fonti storiche certe sono: il più antico calendario della Chiesa di Roma, la ‘Depositio martyrum’ risalente al 354, che lo ricorda al 20 gennaio e il “Commento al salmo 118” di s. Ambrogio (340-397), dove dice che Sebastiano era di origine milanese e si era trasferito a Roma, ma non dà spiegazioni circa il motivo. Le poche notizie storiche sono state poi ampliate e diciamo abbellite, dalla successiva ‘Passio’, scritta probabilmente nel V secolo dal monaco Arnobio il Giovane. Ne facciamo qui il riassunto integrando le due fonti, dando prima una introduzione storica.
San Sebastiano Martire
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