Domenica 10 novembre 2013, durante la Santa Messa delle 11.00 si è celebrato la “Domenica del chierichetto”. Un'iniziativa promossa dai catechisti e animatori della liturgia per sensibilizzare i bambini e ragazzi del catechismo a vivere con consapevolezza, impegno e diligenza questo importante servizio all'altare. Durante l’omelia Padre Damioli si è soffermato sulla figura del ministrante e le qualità che esso dovrebbe avere. Il ministrante è quel ragazzo o ragazza che serve all'altare durante le celebrazioni liturgiche. Sino a prima del Concilio Vaticano II, chi donava questo servizio veniva definito "chierichetto". Il termine "chierichetto" è stato poi sostituito dal termine "ministrante" che deriva dal latino "ministrans",cioè colui che serve; Gesù per primo infatti non ha esitato a mettersi al servizio degli altri e noi, seguendo il suo esempio, siamo chiamati a fare la stessa cosa. Ma essere ministrante non si riduce soltanto al servizio all'altare: infatti, chi svolge questo servizio manifesta il suo impegno cristiano nella famiglia, nella scuola, tra gli amici, in ogni momento della sua vita. Ogni ministrante deve sapere farsi “riconoscere” e testimoniare il messaggio del Vangelo, attraverso il comportamento, l’amicizia, l’amore verso il prossimo. Essere ministranti è uno stile di vita! Durante la celebrazione il parroco ha conferito ai chierichetti il mandato e consegnato delle pergamene con “L’Alfabeto del ministrante”, ventuno buoni consigli da seguire per diventare un chierichetto doc.
Il ministrante
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