Padre Angelo Fumagalli

PADRE ANGELO FUMAGALLI 

Padre Angelo Fumagalli nacque a Montesiro Brianza (Milano) il diciassette aprile del 1921, fu professato a Monza (Milano) il ventinove aprile del 1940 e ordinato sacerdote a Roma il cinque aprile del 1947. Salì al cielo il giorno ventuno dicembre del 2010. Alle esequie parteciparono commossi i parrocchiani della chiesa di San Sebastiano, dove Padre Angelo risiedeva sin dai primi anni ottanta, insieme agli altri tre confratelli, tra cui il parroco, Padre Giovanni Battista Damioli.

Ha interpretato perfettamente, Padre Angelo, il significato della vita religiosa come comunità di fede, speranza e carità, fondata sulla Parola di Dio e la preghiera, in perfetta comunione con i confratelli, con i quali ha condiviso momenti di preghiera, di penitenza, di carità, di studio e formazione. Ha nutrito la crescita del prossimo preoccupandosi della sua anima con ”amore infuocato”, per dirla con il fondatore dell’ordine dei Chierici regolari di San Paolo, Sant'Antonio Maria Zaccaria. Padre Angelo è anche un esempio di semplicità e tenerezza: “Fiorellino” era il suo pseudonimo, che lui stesso aveva creato involontariamente, perché così appellava tutti quelli che incontrava, bambini ed adulti, in quanto tali eravamo per lui, fiori nel campo di Gesù.  Lo ricordiamo per il suo volto sorridente, sornione e candido di un bambino, anche quando aveva qualcosa da rimproverarci.  Quando destava l’attenzione dell’assemblea con quella sua voce stridula, perentoria e simpatica. Quando ci stringeva la mano e, tenendola ben ferma alla sua, cominciava a ruotarla a sinistra e a destra e poi ancora una volta ed una ancora. E con quel suo sorriso contagioso ci augurava una buona domenica, un ottimo pranzo e di essere buoni, nella convinzione che il Signore, che tutto vede (indicando il cielo con il suo indice sinistro), ci avrebbe protetti. Quando sicuro e veloce, “a bordo” della sua bicicletta, incurante delle intemperie e delle stagioni, si recava in tutti gli angoli della città alla ricerca di qualcuno da aiutare e confortare. Recentemente, quando perdeva continuamente il suo breviario. Lo cercava con caparbietà vagando in sagrestia, non accorgendosi che era proprio lì davanti ai suoi occhi.  In occasione di una cena con la comunità parrocchiale ad agosto  (nella foto grande) dello scorso anno, allorquando ci avvicinò e domandò con sguardo furtivo: “ma chi sono quei due?” Indicando il parroco e Padre Bertini seduti a tavola.

Una sera, dopo le prove di canto per un matrimonio, alla fine dell’ottobre scorso. Volgendo lo sguardo all'orologio in sacrestia, meravigliato dell’ora tarda esclamò: “Roba da matti”.  Quando diceva che lui era pronto a tornare dal Padre e che, anzi, non vedeva l’ora!

 ALCUNE FOTO RICORDO DEL COMPIANTO PADRE ANGELO

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Padre Fumagalli

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