In questi giorni, chi è stato nella nostra chiesa, si sarà accorto che è stato appeso un quadro che raffigura Giovanni Battista Quilici, prete livornese dell'ottocento, che spese la sua vita per gli emarginati della città.
L'immagine, donata dalle Figlie del Crocifisso, è stata posta nella Cappella del Crocifisso, sulla parete adiacente all'ingresso della Cappella della Madonna di Loreto. Un simbolo, in memoria degli anni che, il Venerabile Quilici trascorse a San Sebastiano, prima come studente dell'istituto dei Padri Barnabiti, dopo come vice-parroco per circa venti anni.
La collocazione del quadro è stata ben studiata: nella Cappella del Crocifisso, come il nome della Congregazione delle Suore da lui fondata e vicino alla cappella di Loreto. Questo intimo luogo di preghiera sarà stato sicuramente caro al Quilici, in quanto grande devoto della Vergine Maria. Più volte ci siamo immaginati di vederlo di notte, là in preghiera, implorando il Signore, per intercessione di Maria, di aiutarlo a far fronte alla tanta miseria materiale e spirituale che regnava in città.
Il nostro quartiere fu il luogo in cui, principalmente, il Quilici visse il suo ministero di sacerdote degli ultimi. Si pensi al vicino porto mediceo, con i Bagni Penali, in cui Giovanni Battista si recava per portare conforto ai carcerati. Un quartiere non facile, come testimoniato dalle pagine del libro "Un faro sulle strade degli ultimi", di cui sotto vi proponiamo alcuni passi:
La vita di questo grande testimone della misericordia di Dio si intreccia, dunque, con la storia della nostra parrocchia e dei Padri Barnabiti, che ce lo deve far sentire anche un pò nostro. Di fronte al Quilici si trova l'immagine del Beato Nicolò Stenone, altro famoso personaggio che si convertì a Livorno, grazie anche alla frequentazione dei Padri Barnabiti. Che dire allora? Un faccia a faccia tra due aspiranti Santi, che faranno a gara, a chi tra i due sarà prima elavato agli onori degli altari!