Caro lettore che ti appresti a leggere questo articolo, sicuramente sarai rimasto incuriosito da questo strano titolo. Tu non sai, ma dietro questo bizzarro invito si cela una straordinaria concidenza. A San Sebastiano, infatti, hanno bazzicato  illustri e carismatici personaggi del passato.

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Sarà per la posizione centrale della chiesa, così vicina al porto, nato come "franco" (dove si poteva accedere liberamente senza dazi)e sarà sicuramente per la forte spiritualità dei Padri Barnabiti, che avevano anche un rinomato istituto scolastico adiacente alla chiesa.

Nientepopodimeno che... due beati (di cui uno appena proclamato) e un aspirante tale hanno frequentato la nostra parrocchia. Si, è proprio così...a San Sebastiano, Pio Alberto del Corona, il vescovo di S.Miniato, vssuto tra la metà dell'ottocento e i primi del novecento, ha studiato. Oggi è diventato beato, e se la causa di canonizzazione andrà avanti potrebbe diventare, un giorno, il primo Santo livornese. Da noi, il Servo di Dio Giovanni Battista Quilici, di cui è in corso una causa di beatificazione, ha studiato ed è stato vice parroco per svariati anni. Era un fervente sacerdote livornese, grande testimone di carità tra gli ultimi e gli emarginati nella Livorno dell'ottocento. Niccolò Stenone, beato danese e grande scienziato, nel Seicento, frequentando i Padri Barnabiti di Livorno, cominciò ad avvicinarsi alla fede cattolica (era protestante) e a maturare la sua vocazione. Ma non è finita qui...a San Sebastiano ha studiato un grande musicista (vissuto tra la fine dell'ttocento ed inizio novecento) nostro concittadino: Pietro Mascagni. Chissà se, l'autore dellla "Cavalleria rusticana", su un vecchio organo o pianoforte dei Barnabiti ha cominciato da piccolo a strimpellare e buttar giù qualche aria ?Una voce tramanda, addirittura, che l'Ave Maria (le cui note costituiscono il famoso intermezzo della Cavalleria Rusticana) fu scritta da Mascagni proprio da noi. Tutti personaggi vissuti in epoche lontane e conosciuti in tutto il mondo. Non bisogna, però, andare molto a ritroso nel tempo per trovare un'altra personalità carismatica che ha frequentato la nostra parrocchia: Olimpia Sgherri, una semplice piccola grande donna, salita al cielo due anni fà, che tanto si dette da fare nella nostra parrocchia come catechista e, aiutando molti poveri e bisognosi, divenendo per tutti noi e per la città un grande esempio. Insomma...di fronte a questi famosi coparrocchiani non possiamo non essere fieri di avere come guide spirituali i nostri saggi e cari Padri Barnabiti, e di far parte di una parrocchia "Talent scout" (per dirla con un linguaggio moderno dei giorni nostri) di grandi personaggi del passato, testimoni di carità o grandi artisti o scienziati. Che dire, allora, se un birichino e vivace bambino del catechismo ci fa disperare??...Vieni in parrocchia, dai...magari un giorno diventi Santo!!!

Caterina Lo Russo

 

 

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